GTA Fan Club Italia

Votes given by Grand Theft Auto

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    Ciao gente, siete morti o vi state godendo le vacanze?
    Fatemelo sapere se ci siete ancora.
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    scusa se prendo parte a queste partite diventerò socio plus anch'io o rimango socio base?
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    1)-Prima di tutto non ti sei nemmeno presentato nella community che sei solo in cerca di vendetta.

    2)-Questa non è una community dedicata alle vendette, quindi non segnaliamo nessuno che non abbiamo mai avuto a che fare.

    3)-Se ti hanno bannato, evidentemente un fondo di verità alle loro segnalazioni ci sta, altrimenti non saresti stato bannato.

    4)-Tu stesso hai ammesso di aver spammano e insultato gli altri, cosa speravi di ottenere, una PS5 come premio?


    Chiudiamo qui questa discussione che ritengo inutile e per niente costruttiva.

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    ht

    Allora il 3 settembre sono stato bannato perchr la sony fa cagare e non sa fare il suo lavoro,stavo giocando con --[NOME RIMOSSO]-- (ANDATE TUTTI A SEGNALARLO PK HA FATTO UNA COSA DISGUSTOSA NEI MIEI CONFRONTI).
    IO HO UNA CREW SU GTA,DOVE CI STO DAL 29 GIUGNO 2021,SI E UNITO UN NUOVO MEMBRO CIOE --[NOME RIMOSSO]-- CHE INSIEME STAVAMO GIOCANDO A GTA ONLINE,ERA ENTRATO UN SUO AMICO NEL PARTY A SCAMBIARE AUTO DOVEVAMO AVVIARE IL COLPO AL CASINO E IO GLI HO SPAMMATO MESSAGGI IN CHAT PK AVEVO CAPITO CHE MI IGNORAVA E ALLA FINE SONO STATO BANNATO PER LO SPAM CHE AVEVO FATTO E SON STATO BANNATO PER COLPA SUA!!!

    Edited by BlackDeathITA - 9/9/2021, 12:16
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    -[TESTO RIMOSSO PER SPAM]-

    Edited by Grand Theft Auto - 16/8/2021, 11:08
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    Penso che qui ormai stiamo precipitando nel totale degrado sociale e culturale, i nostri nonni e bisnonni sono morti in guerra per difendere i nostri confini dagli invasori e ora invece fanno entrare cani e porci e guai a chi si lamenta, viene subito preso per razzista, da quello che ho capito, la legge zan è una grossa boiata al solo scopo di tutelare l'immigrazione clandestina e le porcate in pubblica piazza e se si approva una Legge così criminale sulla libertà di parola, non potremmo più nemmeno chiamare in immigrato irregolare con il temine esatto di "clandestino" perchè sarà considerato razzismo, dietro alla Legge Zan in realtà tutelano le altre religioni e gli immigrati soprattutto perchè gli omosessuali già hanno una Legge che li tutela, infatti ora possono fare coppia di fatto e riguardo le religioni invece non è alcuno scopo di tutelarle perchè l'Italia è comunque uno Stato laico che già cita la Costituzione Italiana art. 7 e 8.

    Ovvio dunque che questa è una Legge per abbattere una volta per tutte l'opposizione e rendere il pensiero unico una cosa legale, sta nascendo la dittatura comunista.
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    Salve a tutti, oggi voglio parlare di un argomento molto delicato sulla tematica dei diritti LGBTQ+ e la Legge Zan che con tutta probabilità questa volta diventerà legale, infatti oggi ho acceso la PS4 dopo tanto tempo e ho scoperto che nello store ci stava questo tema:
    PS4_tema_lgbtqi

    E a pensare che quando ero bambino io, il sesso e l'orientamento sessuale era considerato tabù perchè secondo i miei genitori, l'orientamento sessuale e il sesso va scoperto da soli con esperienze e non imposto come purtroppo ora sta accadendo.

    Infatti quando ho visto questa schermata, mi sono subito posto la stessa domanda, cioè, su PS4 ci giocano bambini dai 3 anni in poi e trovarsi certi argomenti si pongono poi delle domande e magari pretendono poi delle risposte da parte dei propri genitori che magari da ignoranti daranno risposte sbagliate, quindi dico, perchè indottrinare i bambini in queste tematiche così delicate? Perchè spezzare la loro naturale maturazione?

    Io non ho nulla contro la comunità LGBT e sono favorevole che si riconoscano dei diritti a loro negati ma ora non vi sembra eccessivo di esporre queste tematiche anche ai bambini?

    Riguardo la Legge Zan per esempio, io sono d'accordo sul fatto che viene integrato pure la punizione sulle discriminazioni verso le persone disabili ma penso che questa cosa l'hanno voluta inserire nel testo solo per far credere alla gente che si pensa pure per loro, dopo tutto una Legge che tutela le persone disabili già esiste ma deve solo essere fatta rispettare, quindi secondo voi, integrare nel testo la tutela dei disabili sulla Legge Zan che tutela gli omosessuali non è un paradosso? Vogliono far credere che la Legge Zan sia per tutelare anche i disabili ma nello stesso tempo fanno credere che gli omosessuali siano disabili.

    Ecco il testo completo sulla Legge Zan:
    CITAZIONE
    Il testo prevede l'estensione dei cosiddetti reati d'odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del codice penale), a chi compia discriminazioni verso omosessuali, donne, disabili.

    Le modifiche In sostanza sono previste quattro modifiche alla normativa già esistente. La prima (art.2 e 3) riguarda l’aggiunta dei reati di discriminazione basati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità” all’articolo 604-bis e 604-ter del codice penale, che puniscono l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi “razziali, etnici, religiosi o di nazionalità”. La seconda modifica (art.6) riguarda l’articolo 90-quater del codice di procedura penale in cui viene definita la “condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa”.
    Attualmente l’articolo contiene solo la specifica relativa all’odio razziale.

    Mentre il ddl Zan prevede di aggiungere le parole “fondato sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.
    La terza modifica (art. 8) riguarda il decreto legislativo del 9 luglio 2003, numero 215, sulla parità del trattamento degli individui indipendentemente dal colore della pelle o dalla provenienza etnica, al quale aggiunge alcune misure di prevenzione e contrasto delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La quarta (art.5) riguarda la legge Mancino. Più che di modifica si tratta in questo caso di disposizioni tecniche che servono a coordinare la legge contro l’omotransfobia con le norme già vigenti che perseguono i delitti contro l’eguaglianza.

    Le pene Nel dettaglio, è prevista la reclusione fino 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette o istiga a commettere atti di discriminazione; c'è il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza, o per chi partecipa a organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza. Alle discriminazioni omofobe viene estesa un'aggravante che aumenta la pena fino alla metà. La clausola salva idee Il testo prevede una "clausola salva idee", che fa salve "la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte".

    Il ddl Zan articolo per articolo:

    L'articolo 1
    Inserito durante l'esame in Aula della Camera, l'articolo specifica le varie definizioni contenute nel testo della legge precisando ("ai fini della presente legge") che si applicano solo all'ambito definito dal ddl Zan: - Per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico; - per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; - per orientamento sessuale si intende l'attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; - per identità di genere si intende l'identificazione percepita e manifestata di se' in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall'aver concluso un percorso di transizione.

    Una delle critiche rivolte al Ddl Zan è che queste definizioni introducano nell’ordinamento giuridico italiano il concetto di "identità di genere".

    Molti ritengono che l'identità di genere tenda a "cancellare la differenza sessuale per accreditare una indistinzione dei generi" - come si legge nell'appello "di personalità dell'area di centro sinistra" -, con "una confusione antropologica che preoccupa". E che diventerebbe "il luogo in cui si vuole che la realtà dei corpi - in particolare quella dei corpi femminili - venga fatta sparire", come lamentano le associazioni femministe e lesbiche.

    Sarebbe, insomma, un concetto troppo generico.
    Il termine non è però nuovo ed è già stato usato dalla Corte costituzionale che, nella sentenza 221 del 2015, ha stabilito che l’identità di genere è un "elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona".

    L'articolo 2
    Introduce modifiche all'articolo 604-bis del codice penale diretto a tutelare il rispetto della dignità umana e del principio di uguaglianza. L'articolo 604-bis punisce con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro: - chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, - ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi" e con "la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".
    Con il ddl Zan tra i motivi di discriminazione rientrano anche le idee fondate "sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità". In sostanza, si modifica solo la parte relativa all'istigazione e non alla propaganda che resta perseguibile solo quando riguarda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico.
    La propaganda è, secondo la Cassazione, qualsiasi "divulgazione di opinioni finalizzata a influenzare il comportamento o la psicologia di un vasto pubblico ed a raccogliere adesioni", mentre l’istigazione è un "reato di pericolo concreto" e richiede che le affermazioni sanzionate determinino un concreto pericolo di comportamenti discriminatori o violenti.

    L'articolo 3
    Analoghe modifiche sono apportate all'articolo 604-ter del codice penale che definisce le circostanze aggravanti "per i reati punibili con pena diversa da quella dell'ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso" oppure "al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità".
    In questo caso l'articolo 604-ter specifica che la pena è aumentata "fino alla metà". Anche in questo caso la formula dell’articolo 604-ter si estende ai "reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità".

    L’articolo 4
    E la questione della libertà di espressione È la cosiddetta "clausola salva-idee" a garanzia e tutela del pluralismo delle idee e della libertà delle scelte.
    Si tratta di una norma inserita dopo una mediazione all'interno della maggioranza e anche per rispondere alle molte critiche sollevate dalle opposizioni e da una ampia sfera del mondo cattolico che avevano obiettato che la sola minaccia di conseguenze penali puo' indurre una compressione della libertà di pensiero e di educazione sotto la minaccia di "omofobia".
    Una delle principali critiche mosse al ddl Zan è quella secondo cui introdurrebbe un "reato di opinione" nei confronti di chi è contrario, per esempio ai matrimoni e alle adozioni gay o al cambio di sesso.
    Tuttavia nel nostro ordinamento i reati di opinione riguardano le manifestazioni di pensiero contrarie ai valori della Costituzione come ad esempio il Vilipendio della Repubblica e i delitti contro la personalità dello Stato in genere.
    Ciò che il ddl Zan punisce non è la (lecita) manifestazione del pensiero, ma le discriminazioni e i comportamenti violenti subiti dalle minoranze a rischio.
    In realtà il limite è ben definito, proprio come nel caso della propaganda, dall'esistenza o meno del "concreto pericolo di atti discriminatori o violenti".
    L’articolo 4 del Ddl Zan specifica che «ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti".
    Significa, in sostanza, che non è perseguibile chi, per motivi religiosi o ideologici, manifesti idee contrarie, per esempio, al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
    Tutto ciò che non determini un concreto pericolo di atti discriminatori resta protetto dall'art. 21 della Costituzione sulla libertà di manifestazione del pensiero che resta dunque salvo.

    L’articolo 5
    Del Ddl Zan e la legge Mancino L’articolo 5 del Ddl Zan contiene una serie di disposizioni tecniche che servono a coordinare la legge contro l’omotransfobia con le norme già vigenti che perseguono i delitti contro l’eguaglianza, come la legge Mancino ("Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa).
    La legge Mancino punisce con il carcere l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o di nazionalità e vieta inoltre la formazione di ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo che abbia come scopo l'incitamento alla violenza sempre per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
    Anche in questo caso il ddl Zan introduce le forme di "discriminazione fondate sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità".

    L’articolo 6
    Prevede che si applichino anche alle persone discriminate in virtù del loro sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità le norme previste per le "vittime particolarmente vulnerabili" (come stabilisce l’articolo 90-quater del codice di procedura penale).
    Si tratta di quelle forme di cautela nella raccolta della denuncia o della testimonianza che servono a evitare ulteriori traumi e violenze a chi ne ha già subiti.

    L'articolo 7
    Se approvata la legge, il 17 maggio diverrà la giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia,la bifobia e la transfobia, e sarà dedicata a promuovere, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, il rispetto e l'inclusione e contrastare pregiudizi e discriminazioni.
    L'articolo 7 del Ddl Zan prevede che la giornata sia un’occasione di commemorazione, informazione e riflessione in cui le scuole e le amministrazioni pubbliche organizzino iniziative di sensibilizzazione contro i pregiudizi omotransfobici, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
    Si tratta di iniziative di commemorazione sul modello della Giornata della Memoria contro la persecuzione degli ebrei. Il 17 maggio peraltro già si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia, ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia e la Transfobia e riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite.
    La data scelta non è casuale.
    Il 17 maggio 1990 coincide con la decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Oms.

    L'articolo 8
    L’articolo 8 del Ddl Zan stabilisce che ai compiti dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, si aggiungano quelli relativi alla "prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere" e che questo deve essere fatto "compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".

    L'articolo 9
    Specifica chi può usufruire delle case accoglienza o dei centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, centri istituiti dal decreto legge 34 del 2020, poi convertito in legge, finalizzati a proteggere e sostenere le vittime lgbt+ di violenza, anche domestica.

    L'articolo 10
    Affida all’Istituto nazionale di statistica, sentito l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), il compito di raccogliere dati sulle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere con una rilevazione statistica con cadenza almeno triennale.
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    1.179 euro per una console?, con meno ti fai un bel pc da gaming e fanculo all'abbonamento per giocare online.
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    GRAN CAGATA, COSTA PURE TROPPO PER NON PARLARE GIA' DEL FATTO CHE E' IN ATTO IL BAGGARINAGGIO
    ps5-baggarinaggio
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    Ecco a voi il lancio ufficiale della nuova generazione di console PlayStation 5 che viene venduta in 2 formati, la versione con lettore disco e la versione priva del lettore disco con una differenza di prezzo di 100 Euro.

    La PS5 solo digitale costa €. 399,00
    La PS5 con lettore disco costa €. 499,00

    Sony sostiene che la PS5 leggerà tutti i giochi SOLO della precedente PlayStation 4 sia digitali che fisici, anzi, addirittura ha annunciato che alcuni giochi saranno ottimizzati per la risoluzione UHD a 30 FPS, si, avete capito bene, la PS5 a quanto pare raramente svilupperà giochi capaci di girare a 60 FPS anche se comunque sappiamo bene che su PC è un altro discorso, infatti il PC è di 120 FPS quindi già largamente avantaggiato rispetto le nuove console.

    Vediamo insieme le caratteristiche tecniche della nuova PlayStation 5:

    CPU: 8x Zen 2 Cores a 3.5GHz
    GPU: 10.28 TFLOPs, 36 CUs a 2.23GHz (frequenza variabile)
    Architettura GPU: RDNA 2 personalizzata
    Memoria RAM: 16GB GDDR6/256-bit
    Larghezza di banda della memoria: 448GB/s
    Spazio d’archiviazione interno: Custom 825GB SSD
    Throughput I/O: 5.5GB/s (Raw), Typical 8-9GB/s (Compresso)
    Spazio d’archiviazione espandibile: NVMe SSD Slot
    Spazio d’archiviazione esterno: USB HDD Support
    Lettore ottico: 4K UHD Blu-ray Drive (solo per modello con tale periferica)

    Sony inoltre comunica che questa volta la risoluzione 4K sarà nativa e non upscalata come la vecchia PS4 Pro e il costo dei singoli videogiochi si aggira intorno agli 80 Euro l'una più poi eventuale abbinamento al PlayStation Plus per giocarci online, si, anche su PS5 il gioco online è a pagamento e non gratuito come su PC e come lo era anche su PlayStation 2 e PlayStation 3.

    Ecco il mio giudizio personale:
    A mio avviso la PS5 è già un prodotto abbondantemente superato tecnologicamente confronto agli attuali PC desktop, premetto che il mio PC di appena 5 anni possiede 32 GB di memoria RAM oltre al fatto che riesco a giocare a 120 FPS stabili confronto i 60 FPS non garantiti della PS5.
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    Ciao popolo di gta online, gioco su pc, a chi va di spassarsela con me?
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    ciao, non capisco a che serve discord se poi la ps4 già possiede un sistema di party in se, comunque qui usiamo due tipologie di party, infatti abbiamo sia discord che teamspeak e li reputo entrambi buoni.

    in questa community la maggioranza di noi sono tutti ex giocatori playstation ora diventati giocatori pc
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    PERFETTO E' PROPRIO QUELLO CHE CERCAVO


    GRAZIEEEEE
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    grandeeeee ottima mappa anche se è piccola ma almeno più o meno si capisce dove trovarle
63 replies since 19/2/2010
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