GTA Fan Club Italia

Votes taken by Giovanni_Paolo

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    1)-Prima di tutto non ti sei nemmeno presentato nella community che sei solo in cerca di vendetta.

    2)-Questa non è una community dedicata alle vendette, quindi non segnaliamo nessuno che non abbiamo mai avuto a che fare.

    3)-Se ti hanno bannato, evidentemente un fondo di verità alle loro segnalazioni ci sta, altrimenti non saresti stato bannato.

    4)-Tu stesso hai ammesso di aver spammano e insultato gli altri, cosa speravi di ottenere, una PS5 come premio?


    Chiudiamo qui questa discussione che ritengo inutile e per niente costruttiva.

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    Ciao, io ho giocato a questo gioco con un emulatore di Nintendo Game Boy Advance su PC e mi sono trovato decisamente bene, scaricati l'emulatore di Game Boy Advance su PC e poi scarica la rom di GTA Advance e ci giochi.

    Questo è il link dove potrai scaricare gratuitamente la rom di Grand Theft Auto Advance: www.emulatorgames.net/roms/gameboy...t-auto-advance/
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    Per quanto mi riguarda la nuova PlayStation 5 proprio non mi inspira affatto, infatti non l'ho comprata e nemmeno sento quella voglia di un tempo di comprarla come successe con la prima PlayStation 3 che la presi al day one e non avevo nemmeno i giochi.

    Già la vecchia PlayStation 4 la presi un anno dopo dall'uscita sul mercato e ora prioprio la PS5 non mi inspira affatto, alla fine non ci sono giochi esclusivi che mi piacciono, invece i giochi multipiattaforma ci sono anche per la versione PC e tra l'altro molti di quei videogiochi che rientrano nei miei gusti, li fanno meglio su PC o magari li fanno esclusivamente su PC.

    Quindi dico io, a che mi serve spendere 500 Euro di PS5, pagare ogni singolo gioco a prezzo maggiorato di 80 Euro l'uno e per giocare online devo pure pagare un abbonamento?

    No, questa volta proprio non ho alcun interesse nell'acquisto della PlayStation 5.
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    CITAZIONE (Mariuccio @ 3/9/2021, 04:45) 
    Ciao ragazzi chi può aiutarmi vorrei giocare a GTA RP chi può aiutarmi per favore nn so come si fa

    Ciao, se hai bisogno di aiuto per la versione PC, ci sono anch'io e il link per fare la richiesta di amicizia lo trovi nella mia firma in basso.

    Mentre per la versione PS4 mi trovi con BlackDeathITA- ma non gioco molto su questa piattaforma poichè ho poche ore al giorno per giocare e il caricamento del gioco ci mette almeno 30 minuti.
  5. .
    Nei giorni scorsi il nuovo modello di PS5 ha fatto il suo ingresso nel mercato, ma sembra che abbia portato con sé un problema da non sottovalutare.

    Si tratta di una versione meno pesante e dotata di una nuova vite per lo stand, stavolta removibile senza usare necessariamente un cacciavite, ma priva di ulteriori modifiche per quanto riguarda le feature della console e il comportamento del DualSense.

    Per quanto riguarda ulteriori spiegazioni sulla vite e suoi motivi per cui Sony avrebbe optato per un cambiamento.

    Tornando a parlare della nuova versione di PS5, in prima battuta è apparso chiaro che la nuova ventola situata nella parte superiore della console pesa esattamente quanto la vecchia, ed è emerso che, rispetto alla versione originale, la console sarebbe più silenziosa, ma le temperature raggiunte sarebbero maggiori.

    La differenza di peso è da ricercare quasi esclusivamente nella nuova struttura del sistema di dissipazione di calore, e nello specifico nelle dimensioni dell’heatsink, nettamente più piccolo rispetto al passato.

    Se la modifica all’heatsink consentisse di raggiungere performance ottimali accompagnate da una riduzione del peso e da un risparmio in fase di produzione saremmo davanti a un risultato miracoloso, ma le cose non stanno proprio così.

    Il rivestimento in rame che circondava il “vecchio” sistema di raffreddamento era infatti nettamente più esteso rispetto al nuovo, ed aiutava a ridurre la temperatura in uscita che, come già detto, risulta maggiore nella nuova versione.

    In conclusione, non resta che aspettare per capire se la console potrebbe andare incontro a episodi di surriscaldamento eccessivo a causa delle modifiche introdotte insieme alla nuova, innocua vite dello stand.
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    Bella ragazzi, ormai la micro mobilità ha preso sempre più piede negli utimi due anni, tra biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici, ormai l'alternativa alle automoboili è sempre più accessibile, anch'io ho acquistato il mio bel monopattino elettrico, si tratta di un Ducati Scrambler Cross-E Super, ecco la foto:
    Ducati_Scrambler_Cross_e_Sport

    Come purtroppo invece qualcuno non sa, anche il monopattino elettrico come le biciclette elettriche devono essere omologate per il codice della strada e per il nostro paese un monopattino elettrico per essere omologato e quindi libero di circolare nelle strade pubbliche deve avere questi requisiti:

    REQUISITI DEL MONOPATTINO ELETTRICO PER LA LEGGE ITALIANA

    Potenza motore massima: 500W
    Velocità massima: 25 Km/h
    Optional obbligatori: Campanello acustico, luce bianca anteriore e luce rossa posteriore.
    Optional da evitare: Sedile e porta pacchi.

    OBBLIGO PER LA GUIDA DEL MONOPATTINO ELETTRICO PER LA LEGGE ITALIANA

    Vietata la guida a minori di 14 anni
    Obbligatorio indossare il casco dai 14 anni ai 18 anni.
    Obbligatorio indossare gilet o bretelle catarifrangenti in situazione di scarsa visibilità.



    I trasgressori potrebbero subire multe molto salate e addirittura il sequestro del monopattino.


    Hai anche tu un monopattino elettrico? Raccontalo qui sotto.
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    Salve a tutti, oggi voglio parlare di un argomento molto delicato sulla tematica dei diritti LGBTQ+ e la Legge Zan che con tutta probabilità questa volta diventerà legale, infatti oggi ho acceso la PS4 dopo tanto tempo e ho scoperto che nello store ci stava questo tema:
    PS4_tema_lgbtqi

    E a pensare che quando ero bambino io, il sesso e l'orientamento sessuale era considerato tabù perchè secondo i miei genitori, l'orientamento sessuale e il sesso va scoperto da soli con esperienze e non imposto come purtroppo ora sta accadendo.

    Infatti quando ho visto questa schermata, mi sono subito posto la stessa domanda, cioè, su PS4 ci giocano bambini dai 3 anni in poi e trovarsi certi argomenti si pongono poi delle domande e magari pretendono poi delle risposte da parte dei propri genitori che magari da ignoranti daranno risposte sbagliate, quindi dico, perchè indottrinare i bambini in queste tematiche così delicate? Perchè spezzare la loro naturale maturazione?

    Io non ho nulla contro la comunità LGBT e sono favorevole che si riconoscano dei diritti a loro negati ma ora non vi sembra eccessivo di esporre queste tematiche anche ai bambini?

    Riguardo la Legge Zan per esempio, io sono d'accordo sul fatto che viene integrato pure la punizione sulle discriminazioni verso le persone disabili ma penso che questa cosa l'hanno voluta inserire nel testo solo per far credere alla gente che si pensa pure per loro, dopo tutto una Legge che tutela le persone disabili già esiste ma deve solo essere fatta rispettare, quindi secondo voi, integrare nel testo la tutela dei disabili sulla Legge Zan che tutela gli omosessuali non è un paradosso? Vogliono far credere che la Legge Zan sia per tutelare anche i disabili ma nello stesso tempo fanno credere che gli omosessuali siano disabili.

    Ecco il testo completo sulla Legge Zan:
    CITAZIONE
    Il testo prevede l'estensione dei cosiddetti reati d'odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del codice penale), a chi compia discriminazioni verso omosessuali, donne, disabili.

    Le modifiche In sostanza sono previste quattro modifiche alla normativa già esistente. La prima (art.2 e 3) riguarda l’aggiunta dei reati di discriminazione basati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità” all’articolo 604-bis e 604-ter del codice penale, che puniscono l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi “razziali, etnici, religiosi o di nazionalità”. La seconda modifica (art.6) riguarda l’articolo 90-quater del codice di procedura penale in cui viene definita la “condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa”.
    Attualmente l’articolo contiene solo la specifica relativa all’odio razziale.

    Mentre il ddl Zan prevede di aggiungere le parole “fondato sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.
    La terza modifica (art. 8) riguarda il decreto legislativo del 9 luglio 2003, numero 215, sulla parità del trattamento degli individui indipendentemente dal colore della pelle o dalla provenienza etnica, al quale aggiunge alcune misure di prevenzione e contrasto delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La quarta (art.5) riguarda la legge Mancino. Più che di modifica si tratta in questo caso di disposizioni tecniche che servono a coordinare la legge contro l’omotransfobia con le norme già vigenti che perseguono i delitti contro l’eguaglianza.

    Le pene Nel dettaglio, è prevista la reclusione fino 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette o istiga a commettere atti di discriminazione; c'è il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza, o per chi partecipa a organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza. Alle discriminazioni omofobe viene estesa un'aggravante che aumenta la pena fino alla metà. La clausola salva idee Il testo prevede una "clausola salva idee", che fa salve "la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte".

    Il ddl Zan articolo per articolo:

    L'articolo 1
    Inserito durante l'esame in Aula della Camera, l'articolo specifica le varie definizioni contenute nel testo della legge precisando ("ai fini della presente legge") che si applicano solo all'ambito definito dal ddl Zan: - Per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico; - per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; - per orientamento sessuale si intende l'attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; - per identità di genere si intende l'identificazione percepita e manifestata di se' in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall'aver concluso un percorso di transizione.

    Una delle critiche rivolte al Ddl Zan è che queste definizioni introducano nell’ordinamento giuridico italiano il concetto di "identità di genere".

    Molti ritengono che l'identità di genere tenda a "cancellare la differenza sessuale per accreditare una indistinzione dei generi" - come si legge nell'appello "di personalità dell'area di centro sinistra" -, con "una confusione antropologica che preoccupa". E che diventerebbe "il luogo in cui si vuole che la realtà dei corpi - in particolare quella dei corpi femminili - venga fatta sparire", come lamentano le associazioni femministe e lesbiche.

    Sarebbe, insomma, un concetto troppo generico.
    Il termine non è però nuovo ed è già stato usato dalla Corte costituzionale che, nella sentenza 221 del 2015, ha stabilito che l’identità di genere è un "elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona".

    L'articolo 2
    Introduce modifiche all'articolo 604-bis del codice penale diretto a tutelare il rispetto della dignità umana e del principio di uguaglianza. L'articolo 604-bis punisce con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro: - chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, - ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi" e con "la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".
    Con il ddl Zan tra i motivi di discriminazione rientrano anche le idee fondate "sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità". In sostanza, si modifica solo la parte relativa all'istigazione e non alla propaganda che resta perseguibile solo quando riguarda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico.
    La propaganda è, secondo la Cassazione, qualsiasi "divulgazione di opinioni finalizzata a influenzare il comportamento o la psicologia di un vasto pubblico ed a raccogliere adesioni", mentre l’istigazione è un "reato di pericolo concreto" e richiede che le affermazioni sanzionate determinino un concreto pericolo di comportamenti discriminatori o violenti.

    L'articolo 3
    Analoghe modifiche sono apportate all'articolo 604-ter del codice penale che definisce le circostanze aggravanti "per i reati punibili con pena diversa da quella dell'ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso" oppure "al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità".
    In questo caso l'articolo 604-ter specifica che la pena è aumentata "fino alla metà". Anche in questo caso la formula dell’articolo 604-ter si estende ai "reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità".

    L’articolo 4
    E la questione della libertà di espressione È la cosiddetta "clausola salva-idee" a garanzia e tutela del pluralismo delle idee e della libertà delle scelte.
    Si tratta di una norma inserita dopo una mediazione all'interno della maggioranza e anche per rispondere alle molte critiche sollevate dalle opposizioni e da una ampia sfera del mondo cattolico che avevano obiettato che la sola minaccia di conseguenze penali puo' indurre una compressione della libertà di pensiero e di educazione sotto la minaccia di "omofobia".
    Una delle principali critiche mosse al ddl Zan è quella secondo cui introdurrebbe un "reato di opinione" nei confronti di chi è contrario, per esempio ai matrimoni e alle adozioni gay o al cambio di sesso.
    Tuttavia nel nostro ordinamento i reati di opinione riguardano le manifestazioni di pensiero contrarie ai valori della Costituzione come ad esempio il Vilipendio della Repubblica e i delitti contro la personalità dello Stato in genere.
    Ciò che il ddl Zan punisce non è la (lecita) manifestazione del pensiero, ma le discriminazioni e i comportamenti violenti subiti dalle minoranze a rischio.
    In realtà il limite è ben definito, proprio come nel caso della propaganda, dall'esistenza o meno del "concreto pericolo di atti discriminatori o violenti".
    L’articolo 4 del Ddl Zan specifica che «ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti".
    Significa, in sostanza, che non è perseguibile chi, per motivi religiosi o ideologici, manifesti idee contrarie, per esempio, al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
    Tutto ciò che non determini un concreto pericolo di atti discriminatori resta protetto dall'art. 21 della Costituzione sulla libertà di manifestazione del pensiero che resta dunque salvo.

    L’articolo 5
    Del Ddl Zan e la legge Mancino L’articolo 5 del Ddl Zan contiene una serie di disposizioni tecniche che servono a coordinare la legge contro l’omotransfobia con le norme già vigenti che perseguono i delitti contro l’eguaglianza, come la legge Mancino ("Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa).
    La legge Mancino punisce con il carcere l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o di nazionalità e vieta inoltre la formazione di ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo che abbia come scopo l'incitamento alla violenza sempre per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
    Anche in questo caso il ddl Zan introduce le forme di "discriminazione fondate sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità".

    L’articolo 6
    Prevede che si applichino anche alle persone discriminate in virtù del loro sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità le norme previste per le "vittime particolarmente vulnerabili" (come stabilisce l’articolo 90-quater del codice di procedura penale).
    Si tratta di quelle forme di cautela nella raccolta della denuncia o della testimonianza che servono a evitare ulteriori traumi e violenze a chi ne ha già subiti.

    L'articolo 7
    Se approvata la legge, il 17 maggio diverrà la giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia,la bifobia e la transfobia, e sarà dedicata a promuovere, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, il rispetto e l'inclusione e contrastare pregiudizi e discriminazioni.
    L'articolo 7 del Ddl Zan prevede che la giornata sia un’occasione di commemorazione, informazione e riflessione in cui le scuole e le amministrazioni pubbliche organizzino iniziative di sensibilizzazione contro i pregiudizi omotransfobici, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
    Si tratta di iniziative di commemorazione sul modello della Giornata della Memoria contro la persecuzione degli ebrei. Il 17 maggio peraltro già si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia, ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l'Omofobia e la Transfobia e riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite.
    La data scelta non è casuale.
    Il 17 maggio 1990 coincide con la decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Oms.

    L'articolo 8
    L’articolo 8 del Ddl Zan stabilisce che ai compiti dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, si aggiungano quelli relativi alla "prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere" e che questo deve essere fatto "compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".

    L'articolo 9
    Specifica chi può usufruire delle case accoglienza o dei centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, centri istituiti dal decreto legge 34 del 2020, poi convertito in legge, finalizzati a proteggere e sostenere le vittime lgbt+ di violenza, anche domestica.

    L'articolo 10
    Affida all’Istituto nazionale di statistica, sentito l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), il compito di raccogliere dati sulle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere con una rilevazione statistica con cadenza almeno triennale.
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    Solitamente quando si viene bannati, sospesi o comunque ripuliti, Rockstar Games invia o un email, oppure ti appare un popup appena tenti ti fare accesso al gioco online, se non ti è mai apparso nulla, probabilmente qualche altro cheater ti avrà manomesso l'account.
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    Ciao IL DUCE, benvenuto nella community, ma sappi che in questo gruppo non è come Facebook con la fissa del pensiero unico, ognuno può esprimere liberamente la propria opinione.
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    Ciao, benvenuto nella community, io gioco su GTA Online sia su PS4 che su PC, su PS4 ho 442 di livello e su PC ho 451 di livello.

    Io gioco sia nel primo pomeriggio e sia qualche volta anche la sera e mi piace fare missioni coop e colpi.

    Il mio ID PSN é: Giovanni_Paolo
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    Con tutta onestà, dubito fortemente che Rockstar Games faccia guadagnare agli utenti dei crediti veri, secondo me le criptovalute servono come metodo di pagamento per acquisti in game e raggirare di fatto i controlli delle banche ed evadere le tasse, dopo tutto la criptovaluta è una moneta virtuale non ufficiale e come tale non è soggetta da alcun controllo.
410 replies since 4/10/2010
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